Guida ai Bonus Casa 2024. Risparmia con FCL 1959

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Bonus Casa 2024

Introduzione ai Bonus Casa 2024
Negli ultimi anni, l’interesse per gli interventi di ristrutturazione e sostituzione serramenti è cresciuto notevolmente, spinto anche dalle opportunità offerte dai Bonus Casa. Nel 2024, è essenziale essere ben informati su queste agevolazioni fiscali per massimizzare i benefici e rendere gli ambienti domestici più confortevoli ed efficienti. In questo articolo, esploreremo i Bonus Casa 2024 e nel dettaglio quelli relativi alla sostituzione dei serramenti. Inoltre vedremo come FCL1959, il tuo serramentista di fiducia dal 1959, può aiutarti a realizzare i tuoi progetti.

Oggi parliamo di:

  • Superbonus 2024
  • Ecobonus 2024
  • Bonus ristrutturazione 2024
  • Bonus Sicurezza 2024
  • Bonus barriere architettoniche 2024
  • Come funziona il bonus facciate nel 2024?

Superbonus 2024


Il mitico Superbonus 110%, già passato al 90% nel 2023 prevede che la detrazione fruibile passi al 70%. Va segnalato anche un decreto tramite cui viene introdotta una sanatoria per i cantieri già avviati nel corso del 2023, ma solo per chi rispetta determinati requisiti. È stato anche approvato un contributo straordinario per i redditi bassi.

Ecobonus 2024


Fa parte del pacchetto di bonus casa 2024 anche l’ecobonus, una detrazione Irpef da sfruttare in 10 anni in sede di dichiarazione dei redditi, che può variare tra il 50% e il 65% in funzione della tipologia di lavori realizzati. Va detto che dal 17 febbraio 2023, per gli interventi di efficienza energetica non è più possibile optare per lo “sconto in fattura” o per la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante. Allo stato attuale, sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024 (ecco perché si parla di ecobonus 2024). Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sui requisiti da rispettare e sulle modalità di fruizione.

Cos’è e come funziona l’Ecobonus


L’ecobonus consiste in una detrazione dall’IRPEF o dall’IRES, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, la cui entità varia a seconda che l’intervento riguardi la singola unità immobiliare o gli edifici condominiali e dell’anno in cui lo stesso è stato effettuato. È necessario che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali.
Abbiamo due percentuali di detrazione del 50% e del 65%.

Rientrano nella categoria Ecobonus al 50%:

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (spetta, invece, la maggiore detrazione del 65% se le caldaie, oltre a essere almeno in classe A, sono anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti).

Ecobonus 65%

Ecco quali sono le spese ammesse all’ecobonus al 65% e i relativi limiti di spesa per la detrazione

  • Riqualificazione energetica globale (entro il limite di 100.000 euro);
  • Coibentazione di strutture opache verticali, strutture opache orizzontali – coperture e pavimenti (entro il limite di 60.000);
  • Installazione di collettori solari termici (entro il limite di 100.000 euro);
  • interventi di climatizzazione invernale e produzione acqua calda sanitaria con installazione sistemi di termoregolazione evoluti (entro il limite di 30.000 euro);
  • Caldaie a condensazione su parti comuni di edifici condominiali o su tutte le unità immobiliari in condominio (entro il limite di 30.000 euro);
  • Sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione (entro il limite di 30.000 euro);
  • Sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza (entro il limite di 30.000);

Chi può richiedere l’ecobonus


Possono beneficiare delle agevolazioni dell’ecobonus tutti i contribuenti residenti e non residenti, titolari di qualsiasi tipologia di reddito e spetta a chi possiede o detiene, in base a un titolo idoneo, l’immobile oggetto di intervento in qualità di:

  • proprietario o nudo proprietario;
  • titolare di un diritto reale di godimento, quale usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • inquilino o comodatario dell’immobile;
  • familiari conviventi, vale a dire il coniuge (a cui è equiparata la parte dell’unione civile), i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;
  • convivente di fatto;
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • promissario acquirente.

Come ottenere l’ecobonus


Per poter beneficiare dell’ecobonus 2024, bisogna effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale (l’obbligo non è previsto per gli interventi realizzati nell’ambito dell’attività d’impresa). Nel modello vanno indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del destinatario delle somme (cioè, della ditta o del professionista che ha effettuato i lavori), il numero e la data della fattura a cui il bonifico si riferisce.

Bonus ristrutturazione 2024


Il bonus ristrutturazione è stato prorogato fino al 2024. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per i lavori di ristrutturazione. La detrazione si può effettuare in 10 anni e in quote di pari importo sul 50% delle spese sostenute per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il tetto di spesa è di 96mila euro per unità immobiliare.
Per quanto riguarda gli interventi sui condomini, il bonus ristrutturazione 2024 comprende interventi di:

  • manutenzione ordinaria
  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia

Sono esempi di interventi di manutenzione ordinaria:

  • le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici,
  • quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti,
  • la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti,
  • la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage


Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari, i lavori per cui spetta il bonus ristrutturazione sono i seguenti:

  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia
  • Non sono ammessi al beneficio fiscale gli interventi di manutenzione ordinaria, che spettano solo per i lavori condominiali, a meno che non facciano parte di un più vasto intervento di ristrutturazione.

Bonus Sicurezza 2024

Il Bonus Sicurezza è un incentivo rivolto a chi vuole installare sistemi antintrusione, allarmi, recinzioni, antifurti, rinforzo e videosorveglianza che possono fare da deterrente contro effrazioni e rapine ed è finalizzato a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi e soprattutto per migliorare la sicurezza delle persone all’interno della casa o dell’edificio.

Con scadenza al 31 dicembre 2024, il Bonus Sicurezza 2024, per il quale non è obbligatorio avere un permesso edile, contempla un’agevolazione fiscale al 50% su una spesa massima di 96.000 €, per i seguenti interventi:

  • installazione di sistemi antifurto
  • allarmi e videosorveglianza
  • grate, inferriate o persiane di sicurezza. Serve a migliorare la sicurezza nelle abitazioni e copre diversi aspetti critici dell’edificio. Anche gli infissi e gli accessori possono essere sostituiti, ma soltanto se hanno pertinenza con prodotti caratteristici collegati alla sicurezza quali:
  • inferriate
  • persiane di sicurezza
  • porte blindate
  • porte di sicurezza
  • tapparelle di sicurezza . La detrazione Irpef al 50% si può rateizzare in 10 anni ma annulla gli eventuali altre agevolazioni del Bonus Casa. Non è possibile usarli tutti entrambi.

Bonus barriere architettoniche 2024


Il bonus barriere architettoniche 2024 può essere applicato solo per la realizzazione di interventi che riguardano scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e limitatamente a edifici già esistenti. L’agevolazione al 75%, di fatto, consiste nell’eliminazione di ostacoli verticali.
Quindi non rientrano in questa categoria la sostituzione di serramenti o il rifacimento bagno, esclusi dal 29 Dicembre u.s.

Come funziona il bonus facciate nel 2024?


Nessuna novità per il bonus facciate. Come è noto, la manovra di Bilancio 2021 aveva ridotto l’agevolazione dal 90% al 60%, prima della proroga fino al 31 dicembre 2022. Tuttavia, il bonus facciate era già andato in pensione nel 2023 e non sarà possibile scaricare le spese per i lavori eseguiti sulle facciate nemmeno nel 2024.

FCL 1959

Queste sono le caratteristiche di Bonus Casa 2024 inseriti nelle Legge di Bilancio. Comunque noi di FCL 1959 siamo a disposizione per valutare il Bonus più adatto alle vostre esigenze . Chiamate il numero 0362.903903 o il numero 039.2306252 per informazioni oppure venite a trovarci nei nostri Show Room di Verano Brianza e Monza.

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