Inquinamento acustico: ridurre il rumore in casa rende felici.

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L’inquinamento acustico o Il rumore ha impatti negativi sulla salute e sul benessere dell’ individuo. Questo è un tema su cui anche l’organizzazione mondiale della sanità ha sentito l’urgenza di intervenire. LOMS ha addirittura sviluppato delle linee guida per preoccupazione crescente. L’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS ha sviluppato queste regole, per ridurre l’esposizione al rumore ambientale.

Da cosa è determinato l’inquinamento acustico?

Da tanti fattori. Il traffico stradale, il traffico ferroviario e aereo. Ma non solo, anche i rumori di fondo. Quelli anche impercettibili come i ronzii e altri rumori legati al funzionamento delle apparecchiature elettroniche dell’impiantistica , sia interna che esterna ( pensate ad esempio a quello delle turbine eoliche).

A questi rumori di fondo si associa poi il rumore generato dalla nostra condizione sociale, abitativa e lavorativa. Provate ad immaginare. Ci troviamo in una stanza in cui c’è una conversazione a voce alta , magari con una televisione accesa, il cellulare che squilla o peggio, ci costringono ad ascoltare messaggi vocali.

Secondo gli esperti quando veniamo esposti ad un livello di inquinamento acustico superiore agli 85 decibel, la nostra salute può avere dei problemi. Per fare un esempio di come sia facile raggiungere questa pericolosa soglia vi basti pensare che il rumore della pioggia scrosciante è pari a 50 decibel. Oppure, un ufficio in una situazione di tranquillità corrisponde a 40 decibel.

Come vedete le occasioni per superare la soglia sono tantissime nel corso di una giornata. La prolungata esposizione a fonti di rumore può influire notevolmente sul tono del nostro umore. Inoltre, può seriamente compromettere il nostro stato di salute.

Quali malattie può scatenare l’inquinamento acustico?

Secondo uno studio realizzato in Francia, l’inquinamento acustico, può ridurre mediamente di tre anni la vita dei cittadini se esposti a fonti costanti di rumore. Quali sono i disturbi più frequenti causati dall’inquinamento acustico?

Disturbi uditivi: come logica conseguenza dell’esposizione continuativa al rumore si verifica l’ ipoacusia neurosensoriale. Cioè il nostro udito si abbassa e in alcuni casi può diventare una patologia cronica.

Disturbi del sonno: tra i più fastidiosi degli effetti psicologici dell’inquinamento acustico. L’Istituto di Medicina del lavoro di Trieste ha rilevato in un suo studio che la vendita di tranquillanti cresce significativamente nelle zone della città più esposte al rumore.

Patologie Cardiovascolari: pensate che lo stesso studio dell’ OMS di cui parlavamo all’inizio di questo articolo, riferisce che chi vive vicino agli aeroporti ha il 25% in più di probabilità di avere infarti e ictus.

Alterazioni del tono dell’umore: tra questi disturbi (ne potremmo produrre una lista interminabile) il più diffuso è “l’ annoyance”. Si tratta di uno stato d’animo caratterizzato da insofferenza, fastidio e talvolta rancore. In alcuni casi si manifesta in forma esasperata. Erroneamente, talvolta, viene assimilato ad una caratteristica dell’individuo.

Non sono sicuramente gli unici disturbi provocati dall’inquinamento acustico, ma a nostro modo di vedere le cose sono sicuramente avvertimenti sufficienti per capire quanto questo possa compromettere la qualità della nostra vita.

Come fare per ridurre la nostra esposizione all’inquinamento acustico?

Sicuramente non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità sociali. Tantomeno a quelle familiari e lavorative. Nel senso che, se dobbiamo affrontare un viaggio, dobbiamo necessariamente prendere un treno o un aereo. Se dobbiamo affrontare un tratto in autostrada sicuramente incontreremo altre auto. In ufficio non possiamo imporre il silenzio ai colleghi, tantomeno possiamo liberarci del cellulare e della sua suoneria. A casa è giusto oltre che normale che, con i dovuti modi e con il rispetto delle regole del buon vivere civile, tutti possano esprimersi. Insomma non possiamo diventare degli eremiti.

Possiamo però introdurre degli accorgimenti

Prevenire l’esposizione all’inquinamento acustico non è semplice. Negli ultimi anni, però, le nuove tecnologie, i nuovi materiali edili e nuovi serramenti ci hanno offerto la possibilità di ridurre gli effetti di questo problema.

Almeno a casa nostra!..o in ufficio. Molti di noi, in questo ultimo anno, hanno dovuto adattare la casa ad ufficio.

Il robusto apparato normativo sull’inquinamento acustico avrà sicuramente definito degli standard nel momento in cui l’edificio in cui è abitate è stato costruito. Tuttavia a volte le cose cambiano. Ad esempio con l’arrivo di vicini rumorosi, con l’apertura al traffico di una strada prima privata.

Quali accorgimenti?

Informarsi sulla possibilità di utilizzare materiali fonoassorbenti e pannelli acustici a parete, nel caso di vicini rumorosi o con bambini piccoli.

Utilizzare le provvidenziali “cappe acustiche” per stampanti e fotocopiatrici

Ipotizzare la sostituzione dei nostri infissi (magari sfruttando anche il vantaggio dell’ecobonus 50%). Questo per avere una versione dotata di vetri fonoassorbenti e insonorizzati. Fate attenzione alla posa però. Anche il serramento della migliore qualità, se posato

male, non produrrà il risultato atteso..quello di ridurre sensibilmente il rumore.

La porta d’ingresso: Sulla scelta della porta di casa si potrebbero dire molte cose. Noi da anni offriamo prodotti eccellenti e di qualità. Tuttavia, abbiamo voluto offrire alla nostra clientela un’esperienza “sensoriale”. Abbiamo attrezzato all’interno del nostro showroom un’area in cui, oltre alla porta blindata, c’è una cabina di test attraverso la quale il cliente può verificare il livello di prestazioni e fare un test acustico. Da provare..

Fissate un appuntamento presso il nostro showroom, anche solo per fare questo test, vi possiamo assicurare che con la nostra porta dormirete sonni tranquilli! Chiamate il Numero 0362.903903. Vi aspettiamo!

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